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“A seguito della violenta aggressione intimidatoria, perpetrata nei confronti di Domenico Manzella, dipendente dell’Ase di Manfredonia, come arcivescovo di questa magnifica città condanno fermamente l’insano atto criminoso”.

 

 

 

Lo dice in una nota mons. Franco Moscone, che considera il fatto “un comportamento che non porta da nessuna parte, per cui sento vivamente di partecipare alla vittima dell’aggressione la vicinanza e la solidarietà mia personale e dell’intera Chiesa che vive in Manfredonia”.

Il presule ribadisce che “non si può tacere davanti all’ennesimo atto a danno di un dipendente nell’esercizio delle sue funzioni di organizzazione del lavoro di un’azienda municipalizzata grande, che richiede coraggio, competenza e determinazione”.

“Il metodo mafioso della violenza personale, proprio della criminalità che si sente ‘forte’ ed agisce con prepotenza, anche se è di pochi, purtroppo continua a persiste tra noi. Questi gesti intimidatori, atti di violenza e di inciviltà vanno combattuti senza timore da tutti, e non solo dalle Istituzioni, perché tutti indistintamente siamo chiamati a schierarci dalla parte della legalità e della convivenza civile e a testimoniarle e perseguirle con fermezza, ogni giorno e in ogni circostanza”.

 Infine, mons. Moscone rivolgendosi a Domenico Manzella e a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, per la lotta alla trasparenza e alla legalità, continua a ribadire: “Coraggio, è la strada giusta!”.

 

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