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Ritorna anche quest’anno l’iniziativa di illuminare di rosso le chiese e monumenti per ricordare il martirio dei cristiani nel mondo. Avverrà mercoledì 24 novembre in diversi paesi europei, è una iniziativa che si ripete da anni ed è condivisa anche con altri fratelli delle comunità cristiane”.

 

 

 

In passato Papa Francesco ha definito questa “una provvida iniziativa”, nella speranza che “susciti una doverosa attenzione”. Il rosso sulle chiese ricorda il sangue dei cristiani uccisi a causa della fede, e nella serata di mercoledì illuminerà anche i cuori di quanti sperano che abbia termine questo costante martirio, che vede cristiani essere sopraffatti dall’odio contro il vangelo di Cristo.

È importante porre la giusta attenzione alle sofferenze che patiscono i cristiani, per cui l’obiettivo è quello di tenere accesi i riflettori sulla violenza ingiusta alla quale sono sottoposti i credenti in Cristo, come ricorda la Fondazione “Aiuto alla chiesa che soffre”, presieduta dal salentino Alfredo Mantovano.

Più volte Papa Francesco ha richiamato “i martiri di oggi”, facendo riferimento ai cristiani perseguitati e in carcere, ed alle Chiese senza libertà. “Una Chiesa senza martiri è una Chiesa senza Gesù - ha detto Papa Francesco - i media non lo dicono, perché non fa notizia, tanti cristiani nel mondo sono beati perché perseguitati, insultati, carcerati soltanto per portare una croce o per confessare Gesù Cristo”. Ecco l’invito sempre del Papa “a questi fratelli e sorelle che oggi, in numero più grande dei primi secoli, soffrono il martirio”.

 

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