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Sono cambiate le modalità del servizio - non più l’accoglienza nell’ampia sala a consumare tutti insieme il pranzo della festa - ma immutati rimangono i principi della solidarietà, della condivisione, della fratellanza. La carità non va in quarantena. Nemmeno oggi.

 

 

 

La Casa della Carità anche nella domenica di Pasqua è pronta ad ospitare i tanti leccesi che si trovano in difficoltà o in stato di bisogno, i senzatetto, chi è solo, chi cerca un sostegno, un sorriso amico nello sconforto.

Più di 100 le persone che quest’oggi usufruiranno del pasto caldo preparato dagli ospiti-volontari della struttura di Corte Gaetano Stella. Un pranzo che però, come avviene dall’inizio dell’emergenza sanitaria, non potrà essere servito a tavola. Chi usufruirà del servizio, dopo aver ritirato il suo contenitore con il cibo ben confezionato, dovrà necessariamente consumarlo in un altro posto, in totale sicurezza, così come imposto dalle norme inserite nel decreto emanato dal governo nazionale.

Contenute dunque le forme di convivialità, ma non l’abbondanza e la varietà delle pietanze: si va dalla pasta al forno, come primo piatto, alla cotoletta accompagnata da insalata e fagiolini come seconda portata. A completare poi, frutta, un trancio di colomba e, per ognuno, l’immancabile uovo di cioccolato. Segni, come ci ricorda Papa Francesco, che maggiormente in questo periodo ci uniscono a quel Cristo che ha sofferto come ogni uomo ma che ha trovato la consolazione del Padre. Una speranza che noi coltiviamo e teniamo sempre viva.

E sul fronte della solidarietà caritatevole, c’è da registrare una buona notizia. Da martedì prossimo riaprirà la mensa della parrocchia di Santa Rosa. Circostanza confermata dal direttore della Caritas diocesana, don Nicola Macculli e dallo stesso don Damiano Madaro, parroco della comunità fondata dal card. De Giorgi, prima guida pastorale del nascente quartiere.

“La mensa di Santa Rosa, che garantirà un pasto sicuro a tanti nostri fratelli - ha detto don Nicola - riaprirà e sarà attiva con le modalità da asporto già dal 14 aprile. Fino al 3 maggio andremo avanti così, dopo vedremo il da farsi. Ci tengo ad evidenziare come in questi giorni stiamo sperimentando la bontà di tanta gente attraverso gesti davvero importanti e spontanei, che ci rallegrano e ci stringono il cuore. Non solo a Lecce, ma in tutta la provincia tante sono le associazioni, le attività commerciali, singoli cittadini che, attraverso la loro generosità stanno andando incontro a chi si trova in una fase di indigenza, alleviandone le sofferenze. Ed indirettamente aiutano anche noi della Caritas, sgravandoci dall’immensa mole di lavoro a cui dobbiamo provvedere ogni giorno”.

E per loro l’arcivescovo ha riservato uno speciale videomessaggio (qui metterai il link del video che ti mando su whapp) di gratitudine per la Pasqua 2020.

 

 

 

 

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