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Dai tempi della batteria verde e delle ragazze che sfidavano il mondo della musica e non solo ne sono trascorsi di anni. Per la precisione 55, da quando Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, ha dato vita al Gen Verde, una compagnia artistica di sole donne.

 

 

 

Negli anni, più di 140 componenti si sono avvicendate partendo da Loppiano, la cittadella toscana del Movimento, per raggiungere i quattro angoli della terra. Quest’anno, forse più delle precedenti, l’edizione è attesa. Dopo un anno e mezzo di pandemia tornare nelle piazze e nei teatri, di fronte a un pubblico, sarà un’emozione.

La prima tappa del tour tutto italiano è in programma stasera 19 settembre a Vicoforte, in provincia di Cuneo, mentre l’ultima è prevista il 3 ottobre a Bergamo.

“Il nome Gen Verde nasce dal colore della batteria donata da Chiara al primo gruppo”, ricorda Alessandra Pasquali, attrice e cantante della compagnia che quest’anno conta 19 artiste di nazionalità diverse. “Ognuna - spiega Alessandra - ha conosciuto il messaggio del Movimento nel proprio Paese di origine ed è giunta a Loppiano, dove risiedono le persone che vogliono vivere in comunità il Vangelo. Ci sono scuole per sacerdoti, famiglie e giovani che devono ancora capire cosa fare nella vita”.

L’intuizione che Chiara Lubich ebbe nel 1966 nel tempo si è confermata vincente: mettere in contatto le persone, trasmettere grandi ideali che arrivano al cuore attraverso le discipline artistiche.

Quale valore aggiunto, c’è la particolarità che sul palco e dietro le quinte ci siano tutte donne. Non per discriminazione né per emancipazione. “Do molto valore al fatto che siamo tutte donne - commenta Alessandra -. Quando andiamo nelle scuole o nelle attività che facciamo con i giovani, che sono secondo me la fascia della popolazione oggi più fragile perché ha tanto da dire ma pochi spazi aperti, vediamo quanto le stesse ragazze diano importanza al fatto che siamo tutte donne. E poi i giovani, con le attività che proponiamo, fanno un’esperienza artistica. Allo stesso tempo, entrano anche in contatto con una realtà fatta di rapporti sinceri, di ascolto, di approfondimento. Apprendono le regole che l’arte porta con sé. Ognuna di noi, oltre alla disciplina artistica, trasmette un modo di vivere e lavorare insieme che sperimentiamo ogni giorno e che i ragazzi al termine del percorso portano con sé nella vita”.

Nei mesi di lockdown le artiste non sono rimaste con le mani in mano. “Abbiamo fatto concerti e spettacoli in streaming, ci siamo collegate con tantissime persone”, ricorda Alessandra. Ma “l’edizione di quest’anno è stata realizzata grazie a persone che avevano voglia di incontrare di nuovo il pubblico. Il concerto sarà acustico e i suoni verranno dal mondo grazie a strumenti particolari. Rispetto al precedente concerto acustico, lo spettacolo avrà più strumenti e componenti. E poi ci sarà la vicinanza con il pubblico, finalmente, pur rispettando le norme anti Covid. Ci sarà molto calore ed entusiasmo perché non vedevamo l’ora di tornare”.

In scaletta, la manifestazione prevede sia nuovi brani musicali sia un brano teatrale mai realizzato dal vivo,

a firma di Alessandra: “L’ho scritto durante il primo lockdown appena tornate in Italia dalla Spagna, da dove siamo rientrate concludendo il tour prima del tempo. Era un momento molto delicato. In Italia la pandemia aveva già preso piede e i teatri erano chiusi mentre in Spagna ancora si era all’inizio. Ricordo che le immagini dei concerti destavano stupore in Italia. Il monologo esprime quello che ho vissuto, è dedicato a chi in quel periodo non potevamo incontrare e a chi era in prima linea per affrontare il virus. Ognuna di noi sapeva che nel Paese d’origine si stava vivendo un momento drammatico”.

Oltre a prenotare i biglietti per seguire lo spettacolo dal vivo è possibile collegarsi sui canali social dedicati al tour (www.genverde.it/tour/).

 

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