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Ammirevole il lavoro di Salvatore Sisinni, medico psichiatra dall’epoca pre-basagliana, pertanto uno degli esperti-studiosi che ha visto la storia della psicopatologia progredire attraverso grandi conquiste evolutive fino ad arrivare alla clinica di oggi.

 

 

 

Egli con il saggio “Caravaggio la follia oltre l’arte” (edizioni Sette Muse), di recente pubblicazione, ha assunto le vesti di un’artista clinico, che con creatività è stato capace di trasmette un interessante parallelismo tra uno dei pittori più famosi al mondo e quella che viene comunemente chiamata “pazzia”. Due mondi che sembrerebbero non coesistere insieme, che invece Sisinni accosta con una scorrevole linearità di concetti, che apre ad una nuova concezione dell’artista, a cui non si è abituati a pensare.

L’incalcolabile ricchezza artistica che caratterizza la nostra cultura, non è che un piacevole incontro di menti geniali e folli. La celebrità degli artisti del mondo si accosta comunemente a concetti come: fama e talento, ma chissà quanti si soffermano a pensare quanto la storia di questi personaggi, spesso impressa di grandi eventi traumatici, possa racchiudere un “mistero di una inaudita sofferenza” che sfocia in una “talentuosa follia”; forse madre del patrimonio artistico del nostro Caravaggio, si chiede l’autore? Parola al lettore. In quanto, questo saggio è un’interessante riflessione riguardo le radici delle opere di questo eccelso artista, nonché un coinvolgente materiale di formazione per tutti i colleghi psicologi e psicoterapeuti, specialmente se appassionati di arte, che hanno voglia di aprirsi al confronto con colleghi di esperienza, che sappiano spaziare la nostra “clinica” al più prezioso e sempre meno relativo “materiale umano”.

Di fatto, il lavoro del dott. Sisinni, insieme a quello dei suoi critici, si cimenta a smentire un pensiero pregiudizievole e per questo comune dei lettori che si avvicinano ai suoi scritti, facendo notare come un vissuto come quello di Caravaggio, abbia saputo esprimere e rappresentare artisticamente la nostra sempre più “smercializzata” fede cristiana. Un modo di padroneggiare con talento aspetti di spiritualità e umanità psicologica, come solo un “folle” sa fare? Giudicheranno i lettori!

Un grazie a Salvatore Sisinni per aver portato avanti lo “spirito evolutivo” della legge Basaglia, contribuendo con questo saggio a rendere la cultura della malattia mentale molto più vicina alle menti delle persone.

 

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