0
0
0
s2sdefault

Dio solo sa se abbiamo bisogno di figure spirituali di riferimento, in questi tempi bui ed apocalittici. Nessuno, allora, meglio di San Michele Arcangelo, protagonista indiscusso delle vicende celesti tanto nel Cristianesimo quanto nell’Ebraismo, nell’Islam e per le Chiese ortodosse orientali, che lo chiamano il “Tassiarca Arcangelo Michele”: il condottiero Michele.

Quis ut Deus?”, ovvero “Chi è come Dio?”: questa la locuzione latina attribuita infatti all’Arcangelo quando, secondo le Sacre scritture, si scagliò contro Satana, che aveva osato mettere in discussione la supremazia divina. Michele è infatti il Principe delle milizie melesti, difensore assoluto del bene nella lotta eterna tra Dio e Satana. Per questo viene rappresentato nell’atto di brandire una spada contro il Maligno, ma spesso anche una bilancia, essendo considerato tradizionalmente Colui che soppesa le anime al momento del trapasso - con l’attributo di psicopompo - e guaritore.

La devozione nei suoi confronti è particolarmente diffusa, essendo peraltro San Michele l’ispiratore della costruzione di noti santuari come quello di Monte Sant’Angelo, sul Gargano (Puglia), e quello di San Michele della Chiusa a Sant’Ambrogio di Torino (meglio conosciuto come Sacra di San Michele). Entrambi  i luoghi sacri fanno parte della cosiddetta “Via Michelita”,  linea retta ideale tracciata tra i luoghi di culto dedicati all’Arcangelo che include anche Skellig Michael in Irlanda, St. Michael’s Mount, in Inghilterra, Mont Saint-Michel in Francia.

Ovvio che anche l’arte non potesse dunque esimersi dal trarre ispirazione da questa fondamentale figura spirituale: da Giotto a Raffaello, da Tintoretto a Piero della Francesca, da Guido Reni a Leonardo da Pistoia, da Domenico Beccafumi a Luca Giordano, da Gentileschi fino a Delacroix, molti degli artisti più importanti di ogni tempo hanno avvertito la necessità di rappresentare l’Arcangelo guerriero. Ed anche un’importantissima  istituzione pubblica di assistenza e beneficenza - l’Istituto Romano di San Michele - fa riferimento all’Arcangelo.

Proprio qui, a Roma nella sede di Piazza Antonio Tosti 4, il  28 settembre scorso - alla vigilia della festa degli Arcangeli, che cade il giorno dopo - si è inaugurata una grande mostra collettiva d’arte dal titolo “III Millennio Michele”: in esposizione le opere di 36 artisti contemporanei che ritraggono - ognuno secondo la propria visione e il proprio sentimento personale - Colui della cui protezione abbiamo bisogno per ricominciare a guardare il futuro con fiducia e senza paura. 

Gli artisti partecipanti sono Angelo Aligia, Stefano Armakolas, Gianpaolo Berto, Franca Buscaglia, Antonella Cappuccio, Isabella Collodi, Luciana De Angelis, Elena Dell’Andrea, Martina Donati, Marian Fahimi, Angelo Falciano, Flavia Fanara, Valentina Faraone, Piero Fornai Tevini, Andrea Giuliani, Cristina Gherlantini, Javier, Nino La Barbera, Giorgia Marzi, Ugo Molgani, Maya Nagy, Vito Palladino, Arcangela Parisi, Bruno Pierozzi, Pinobo, Vinicio Prizia, Andrei Protassov, Salvatore Provino, Ilaria Rezzi, Fabiana Roscioli, Sara Sajeva, Franco Salemme, Daria Salerni, Rocco Sciaudone, Alessia Severi, Ugo Spagnuolo. 

La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 13 gennaio 2019.

 

Forum Famiglie Puglia