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Giovedì 30 luglio alle 19.30 in piazza Carducci, negli spazi all’aperto della Biblioteca Bernardini a Lecce, la prima presentazione “in presenza” del nuovo libro di Giorgia Salicandro, I nuovi salentini. Storie di chi è arrivato nel Tacco d’Italia, edito da Tau Editrice nella collana Testimonianze e esperienze delle migrazioni a cura della Fondazione Migrantes.

 

 

L’evento si inserisce nella rassegna ExtraConvitto. Più lib(e)ri in piazza promossa dal Polo Bibliomuseale di Lecce e dall’assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia.

Dopo il lungo periodo del lockdown che ha reso necessario inaugurare online il tour di presentazioni del libro, è finalmente possibile incontrarsi dal vivo nella “Festa de I nuovi salentini”, un’occasione per celebrare la ricchezza delle culture portate sul territorio da cittadini provenienti da ogni latitudine, le faticose avventure che li hanno condotti in Italia, i loro sogni, i mille aspetti della vita in comune tra “vecchi e nuovi salentini” che, come scrive l’autrice nel libro, «rendono questa terra un mondo più grande». L’evento inaugura il tour estivo di presentazione che farà tappa in diversi comuni del Salento.

Dopi i saluti istituzionali, gli interventi di alcuni protagonisti del libro: l’imam di Lecce Saifeddine Maaroufi, Florence Torres, promotrice del fair trade territoriale, Sarah Scott, portavoce del gruppo "Salento interculturale", Redi Hasa, musicista.

Lontano dalle narrazioni aberranti di un’Italia flagellata da presunte emergenze e “invasioni”, emancipato da un’immagine bidimensionale di mera meta vacanziera, il Salento raccontato in queste pagine attraverso più di cinquanta storie è una comune provincia italiana, in cui salentini di nascita e d’adozione si affiancano senza alcun clamore nel loro vivere quotidiano. La prefazione del libro è firmata da Leonardo Palmisano, analista sociale e scrittore, autore di numerose inchieste sui lavoratori migranti in Italia, la postfazione da Igiaba Scego, apprezzata scrittrice «di origini somale, italiana per vocazione» come lei stessa ama definirsi. L’illustrazione di copertina è di Alberto Giammaruco.

 

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