“Vi saranno santi fra i bambini!”, esclamò San Pio X quando decise di anticipare l’età per ricevere il sacramento dell’eucarestia.

In Matteo 19,13-15, Gesù dice “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli”. La storia della cristianità è ricca di giovani e giovanissimi esempi di santità: i santi bambini e i santi fanciulli.

Alcuni santi bambini sono noti, come ad esempio l’appena tredicenne Maria Goretti, ma la Chiesa ne riconosce molti di più, spesso sconosciuti alla maggioranza.

Molto nota la straordinaria storia di Carlo Acutis. meno conosciute altre. «Caro Gesù eucarestia, sono tanto, proprio tanto contenta che tu sei venuto nel mio cuore. Non partire più dal mio cuore resta sempre, sempre con me.  Chi scrive è una bambina. Una bambina di appena sei anni. La grafia e gli errori sono quelli di chi ha da poco imparato a usare la penna. Si chiama Antonietta Meo, per i suoi: Nennolina. Quando scrive questa letterina indirizzata al suo «caro Gesù» ha da poco ricevuto la prima comunione e la malattia che da tempo la divora le è già costata l’amputazione di una gamba.

Oppure Manuel Foderà, bimbo di Calatafimi che, colpito da un tumore maligno, stupiva quanti a lui si accostavano, sempre più numerosi. Non solo per come viveva la malattia, ma per l’impossibile fede che traspariva dalle sue parole e dalla sua persona, che egli attingeva dai sacramenti, in particolare l’eucaristia, da lui definita “una bomba di grazia”. E pochi davvero conoscono la storia di Sara Mariucci, scomparsa a soli tre anni e mezzo, che poco prima della morte aveva rivelato alla madre il suo rapporto con la sua seconda madre, la mamma Morena, che i genitori scopriranno solo dopo, e per tanti e convergenti segni, essere la Madonna, che in Bolivia si venera appunto come mamma Morena.

Un libro molto bello racconta queste straordinarie storie di santità. È il libro di Pina Baglioni, “Ci saranno santi tra i bambini” (edizioni Paoline) che nel titolo riprende le parole di Pio X, che oggi appaiono profetiche.