0
0
0
s2sdefault

Mamme che allattano chattando, o addirittura in videoconferenza. Seggioloni piazzati davanti al tablet o alla televisione, “perché così il piccolo mangia senza strillare”; libri sempre meno venduti perché c'è lo smartphone che manda in onda un video dietro l'altro, finché il bambino non si addormenta.

 

 

 

Non ci sono più le “ninna nanna”, in soffitta insieme alle favole della buonanotte. Il problema dell'iperconnessione non riguarda più solo gli adolescenti, che tra i 13 e i 17 anni, durante l'anno della pandemia, nel 97% dei casi hanno passato dalle 5 alle 6 ore davanti a uno schermo.

Anche i piccolissimi ne sono sempre più coinvolti, per la cattiva educazione digitale dei genitori.

La maggior parte dei genitori è convinta che la tecnologia è fondamentale per tenerli buoni. I pediatri di famiglia hanno osservato che 9 famiglie su 10, quando il bambino comincia a piangere, tirano fuori lo smartphone. Per questo motivo in Friuli è nato un progetto innovativo, che ora ambisce a fare a scuola in tutta Italia. Si chiama “custodi digitali” e il perno del progetto, sono proprio i pediatri che formeranno una rete di specialisti sul territorio, con il compito di incontrare ogni giorno migliaia di famiglie, cercando di essere per loro un punto di riferimento.

Per asili e scuole, insieme ai servizi sociali e al tavolo educativo don Milani, il lavoro è già iniziato con dei questionari da mandare alle famiglie e poi schede pensate per le diverse fasce d'età. Per ognuna di esse saranno costruiti percorsi, consigli, raccomandazioni, spunti di riflessione e soprattutto strumenti adatti per i bambini delle varie fasce d’età, consigliando anche app e videogiochi idonei.

Le schede sono già scaricabili QUI (www.custodidigitali.site). È raccomandato ai genitori di bambini appena nati il valore dell’allattamento: lo scambio di sguardi tra madre e bambino è fondamentale, il telefono non deve esistere; così come è consigliato che telefoni e televisione siano banditi dal pasto: i piccoli tra i 6 ei 12 mesi devono imparare a conoscere il cibo e non il video. Educazione digitale, dunque, come programma educativo per i genitori e non solo per i figli.

 

Forum Famiglie Puglia