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17 mila iscritti in tutto il mondo che istigano al suicidio. La Procura della Repubblica, presso il tribunale di Roma ha effettuato l’oscuramento di un sito internet, che ospitava una community. 

 

 

 

Molti i ragazzi italiani, tutti legati dal comune interesse di trovare supporto concreto e morale, per portare a compimento propositi suicidari. Questo supporto veniva offerto dagli iscritti registrati alla piattaforma, attraverso l’interlocuzione diretta con soggetti in grado di fornire indicazioni utili, su come trovare la morte, mediante ingestione di salnitro, o modalità meno dolorose ed efficaci.

La polizia postale ha avviato un’indagine a seguito del decesso di due ragazzi di 19 anni, verificatisi a febbraio e dicembre dell’anno scorso, all’interno di due strutture ricettive della capitale. Dalle indagini in corso, è emerso il dato che entrambi i giovani, che non si erano mai conosciuti, erano iscritti allo stesso sito internet, frequentato anche da una persona in grado di offrire una consulenza farmacologica. Era stata perfino suggerita una dieta da intraprendere i giorni prima dell’atto finale, per permettere alla sostanza tossica di sviluppare tutto il suo effetto mortale. Proseguono le indagini anche di natura tecnica, al fine di risalire all’identità di tutti coloro che a vario titolo, sono coinvolti nella mortale attività.

Si riapre quindi la riflessione sull’utilizzo del web da parte dei giovani, e sui rischi a cui gli stessi possono andare incontro, spesso all’insaputa dei genitori. Si sono fatti dei passi in avanti con la verifica anagrafica dell’età dell’utente e le altre forme di tutela, improntate su meccanismo di controllo parentale; ma bisogna avere la consapevolezza che nessuna soluzione tecnica, potrà mai sostituirsi all’educazione che deve partire dalla famiglia e dalla scuola. Il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, apre alla possibilità che anche il minore infrasedicenne possa fruire dei servizi resi dalla società dell’informazione, esprimendo il suo consenso. È necessario tutelare i ragazzi nella loro condizione fisica e psicologica, maggiori attenzioni sui profili di fragilità. I ragazzi sono prevalentemente connessi, vi è la difficoltà, da parte loro, di discernere il significato e le conseguenze di ciò che agli stessi viene proposto o suggerito. Non hanno piena capacità di attivare un pensiero critico.  Tali aspetti sono stati presi in considerazione dal European data protection board. Occorre soprattutto un' educazione digitale, è fondamentale educare i giovani utenti fin da bambini ad un uso consapevole della rete e dei social network, senza demonizzare ma educando al loro corretto utilizzo.

“Il mondo di internet, riferisce Paola Pisano ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, deve essere uno spazio di libertà, ma non della libertà di permettere che siano danneggiati i soggetti più deboli, creando sofferenze o permettendo ingiustizie gravi e in troppi casi irreversibili”

 

Forum Famiglie Puglia