Facebook sta lavorando ad una versione di Instagram per under 13, più adatta soprattutto in termini di sicurezza per i più piccoli. Instagram, infatti, al momento è vietato ai minori di 13 anni.

Il progetto dovrebbe essere supervisionato da Adam Mosseri, capo di Instagram assunto da Facebook a dicembre, che in precedenza ha lavorato per Google al progetto di YouTube Kids.

Dopo le varie polemiche sull’utilizzo dei social per i minorenni, la piattaforma ha messo in campo una stretta per gli under 13, con tecnologie di intelligenza artificiale e avvisi di sicurezza per far capire ai giovani di essere più cauti nelle conversazioni con gli adulti. Nel 2017 Facebook aveva presentato una versione speciale di Messenger per bambini, controllata dai genitori, ma con poco successo, a causa di un bug che consentiva, ai più piccoli, di chattare con contatti adulti anche non approvati. La questione è delicata anche sotto il profilo legale. Nel mese di settembre 2020 la Federal trade commission americana, ha inflitto a Google una multa di 170 milioni di dollari per aver raccolto dati dei minori su YouTube, senza il consenso dei genitori per mostrare loro degli annunci interessanti, che incitassero i bambini all’acquisto di alcuni prodotti.

Come sempre ci si affida alla sensibilità dei genitori e all'educazione, che purtroppo non sempre dà i suoi risultati La settimana scorsa, due bambine si attaccavano l’una contro l’altra incitate dai rispettivi genitori che facevano anche da giudici e tifosi della contesa, il tutto registrato e diffuso in rete, diventando in breve tempo virale. Una storia orribile, una battaglia che non termina neppure quando una delle due piange dal dolore. Il video caricato su Tik tok è stato condiviso centinaia e centinaia di volte.

Cosa spinge gli adulti ad avere dei comportamenti del genere nei confronti delle proprie figlie? Il video mostra le risate e il tifo degli adulti presenti, che incoraggiano le bambine a “tirare i capelli” a “fare sangue” a prendere in giro chi sta piangendo dicendo: “sei caduta e hai perso!”.

Spero sinceramente che i protagonisti siano identificati. Qualcuno giustamente invoca dei provvedimenti a tutela delle minori, aggiungerei anche nei confronti di genitori poco responsabili.