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“Per un Welfare di comunità. Fare rete per ri-generare coesione sociale”.  La segreteria della Cisl di Lecce ha scelto questo importante tema per il convegno che che si è tenuto a Lecce nei giorni scorsi.

L’incontro, presieduto da Antonio Nicolì, Segretario generale Cisl Lecce, ha visto l’intervento introduttivo di Ada Chirizzi, segretario territoriale Cisl Lecce, seguito da una tavola rotonda moderata, dal professor Gianfranco Esposito, cui hanno preso parte Ottavio Narracci, direttore generale Asl di Lecce, Gianni Stefano, vice presidente Anci Puglia, Daniele Ferrocino coordinatore del Forum Terzo Settore Puglia, Anna Serena Cipressa, funzionario assessorato Welfare Regione Puglia ed Enzo Lezzi, Segretario regionale Cisl Puglia.  Le conclusioni sono state affidate a Silvia Stefanovichj del Dipartimento politiche sociali Confederale.

“L’evento  -  ha dichiarato Ada Chirizzi – ha preso avvio dall’analisi dello stato dell’arte del sistema dei servizi sociali e sanitari del territorio che  è  stato oggetto di confronto con i tanti attori istituzionali  e sociali presenti. Tema nodale ed  aggregante quello  della  governance territoriale che necessita di sempre più stabili ed articolate interconnessioni tra i soggetti in campo”.

“La Cisl di Lecce - ha dichiarato Antonio Nicolì – ha voluto, anche con questo evento, riconfermare il suo essere sindacato di prossimità. Un sindacato che pone in essere azioni utili al superamento della crisi che sta sempre più evidenziando l’ampliamento delle disuguaglianze territoriali, il forte indebolimento della capacità di welfare, il maggiore divario tra dei servizi socio sanitari e assistenziali tra Nord e Sud, ritardi nei servizi di infanzia, per gli anziani e la non autosufficienza”.

“L’occasione di questo incontro, di parlare di welfare di comunità – afferma don Nicola Macculli -  ci spinge a pensare che davvero ogni territorio può sperimentare la gioia di sentirsi utile lavorando possibilmente in rete su quelle categorie che oggi necessitano di aiuto. In modo particolare coloro che sono avanti con gli anni, che oggi sono una percentuale non indifferente, Il numero degli anziani cresce e quindi occorre metterli in rete nella possibilità che possano usufruire di tutti i servizi che la Asl, i piani di zona, gli ambiti mettono a disposizione. Credo dunque che sia possibile generare un circuito virtuoso per tutti gli addetti ai lavori, dove tutte le esigenze devono essere possibilmente quelle vere, quelle reali e non presunte. È necessario nei vari territori trovare quegli interlocutori importanti e significativi che agiscono in favore delle categorie bisognose, creare buoni circuiti e buone prassi dove è possibile con la Asl, con questi servizi integrati, domiciliari e dove ognuno ne usufruisce nel modo migliore. Come abbiamo ascoltato dai vari interlocutori, dal momento che le risorse sono poche è necessario inoltre evitare gli sprechi ad ogni livello. Se ognuno lavora per il verso giusto e con le modalità in sinergia sicuramente, qualche risultato in più si può ottenere”.

 

Forum Famiglie Puglia