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Alla soglia della Giornata della memoria, in cui la Chiesa, la società, la scuola, ricorda l’importanza della solidarietà, della vicinanza e del ricordo, alcune notizie, fanno rabbrividire: le svastiche dipinte su sinagoghe e scuole, gli insulti rivolti agli ebrei, chiamati “scimmie e maiali”, nelle manifestazioni contro Israele.

 

 

 

L’Europa sta mostrando di nuovo il suo volto brutto e disumano. Quasi un terzo degli ebrei europei preferisce non assistere a eventi o visitare siti ebraici perché non si sente in sicurezza. Nove su dieci ebrei europei ritengono che l’antisemitismo sia aumentato negli ultimi cinque anni. Ricordare le vittime dell’Olocausto e le atrocità naziste è ancora più importante oggi. L’Olocausto è un retaggio che definisce la storia europea e ricordare la Shoah è un modo importante di evitare l’antisemitismo.

Una notizia di poche ore fa diffusa da Livorno today, racconta un episodio terribile di antisemitismo minorile a Venturina, nel comune di Campiglia Marittima.  In un parco un bambino di 12 anni è stato insultato ed aggredito con calci e sputi da due ragazzine di 15 per il semplice fatto di essere ebreo. A denunciarlo è il padre della giovanissima vittima che, sconvolto dall’accaduto, ha informato l’amministrazione comunale del gravissimo episodio occorso al figlio. Le ragazzine gridavano: ti bruciamo nel forno!

Non si deve e non si può banalizzare un fatto così grave! Perché come ha scritto Primo Levi, l’autore di “Se questo è un uomo”:  “È accaduto, quindi potrebbe accadere di nuovo…”.

 

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