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Sono in 173 tra ammalati, volontari (medici, dame e barellieri), pellegrini e tre sacerdoti - don Damiano Madaro, don Egidio Buttazzo e don Elio Quarta - che domattina alle 7 partiranno dalla stazione di Lecce con il Treno bianco dell’Unitalsi alla volta di Lourdes dove ad accoglierli troveranno l’arcivescovo Michele Seccia che guiderà il pellegrinaggio leccese in coincidenza con il pellegrinaggio nazionale.

Ma l’esperienza della famiglia unitalsiana a Lourdes dal 18 al 24 settembre, ha vissuto già una fase preparatoria che si è concretizzata con un incontro di preghiera già domenica scorsa nel salone dell’episcopio dove i pellegrini in partenza sono potuti entrare nel clima del pellegrinaggio verso la grotta di Massabielle grazie alla meditazione dell’arcivescovo coadiuvato da don Corrado Serafino.

Nella sua catechesi, mons. Seccia si è soffermato sul tema del pellegrinaggio di quest’anno: “Beati i poveri".

“Siamo poveri – ha sottolineato l’arcivescovo - perché cercatori instancabili di Dio. Siamo tutti poveri e bisognosi di guarigione interiore e fisica. Siamo poveri se sappiamo vedere con umiltà, al di là delle patologie e sofferenze la chiamata ad una vita autentica, una vita evangelica. Dobbiamo perciò imparare a vedere al di là dei limiti che ci rendono poveri e bisognosi di aiuto, la visita pasquale che il Signore vuole compiere nella nostra vita e nella vita di chi ci sta accanto”.

“Andiamo a Lourdes - ha concluso - offrendo tutte le nostre sofferenze, le prove e le difficoltà. A Lourdes pregheremo per i nostri sacerdoti, per chi si preoccupa di noi e ci aiuta. Pregheremo per i nostri familiari i quali sono chiamati ad essere cirenei e buoni samaritani. Pregheremo per la nostra bella Chiesa di Lecce”.

Dalla Puglia unitalsiani anche dalle diocesi di Conversano-Monopoli e di San Severo.

 

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