0
0
0
s2sdefault

Per la profondità dei contenuti e la bellezza della riflessione proponiamo ai lettori una sintesi dei punti trattati da don Mauro Carlino al ritiro quaresimale di Alleanza Cattolica dello scorso sabato (LEGGI).

 

 

 

 

“Quaresima è anche lotta contro satana, ma Gesù lo sconfigge nel Vangelo delle tentazioni. Gesù stesso - solo Lui - ha raccontato l’esperienza dei 40 giorni nel deserto, perché non c’erano altri testimoni. Così è accaduto anche nell’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele: Maria stessa ha raccontato ciò che solo lei ha potuto vedere e udire. Non altri. La storia delle tentazioni viene dopo il battesimo di Gesù: entrambe sono rivelazioni trinitarie. Anche nel deserto: il Figlio richiama e proclama la parola del Padre. Non solo: nel deserto Gesù attesta che è Figlio; al Giordano è il Padre che attesta di essere Padre del Figlio”.

“L’essenziale del deserto è camminare con il Signore, che di giorno è nube che ripara dal calore debilitante e di notte è colonna di fuoco che illumina, nel buio e nel freddo. Ma dopo 40 giorni di digiuno e di cammino la prova diventa limite; Gesù è al limite, e proprio allora giunge la vicinanza di Dio Padre, al limite… Così accade per noi: dov’è Dio provvidente? Il limite diventa l’amore sconfinato di Dio, che prende sul serio la nostra sofferenza. Anche la pazienza di Giobbe raggiunse il limite. Giobbe giunse al limite, ma non peccò. È a “quel limite” che Satana crede di poter colpire a morte i figli di Dio”.

“E veniamo alle tre tentazioni. Tutte hanno un comune denominatore che è il dubbio: il dubbio che satana insinua nel cuore dell’uomo, proprio come fece con i progenitori, Adamo ed Eva: ma veramente non potete mangiare...?

La prima tentazione di Satana si vince con la fede concreta: il Signore provvede, il Padre mio provvede a darmi il pane dopo il digiuno, proprio mentre sono al limite. Nessuna grazia possiamo chiedere se non partendo dal fatto che pure noi siamo figli, e quindi eredi. Dobbiamo avere la preghiera e la fiducia dei figli. L’essenziale è riscoprirci figli di Dio. Poi c’è la nostra risposta dinanzi alle difficoltà: bestemmiando o credendo?”.

La seconda tentazione si presenta con il solito dubbio (se davvero sei il Figlio di Dio gettati dal pinnacolo del tempio…) e riguarda il tentativo demoniaco di voler rendere la nostra vita uno spettacolo. Come diceva Padre Cantalamessa, questa tentazione mira a far diventare la persona personaggio. La vita trasformata in teatro. Ma Gesù non agisce da personaggio. L’eroismo del cristiano è l’eroismo di tutti i giorni. Questa tentazione - della vita come spettacolo - ritornerà poi il venerdì santo: se davvero sei il Figlio di Dio, scendi da questa croce… La vita come spettacolo è quella, per esempio, invocata da Vasco Rossi, nella sua canzone “Voglio una vita spericolata”, che tanto ha influito ed influisce sulle mentalità, sui modi di pensare e di vivere dei giovani, della gente: una vita da palcoscenico. Insomma: tu sei Figlio vero se tuo Padre ti rende personaggio; e questa è anche la nostra tentazione. Ma davanti a Dio, nel silenzio della preghiera, c’è solo la persona e non può esserci il personaggio”.

“E veniamo alla terza tentazione: il potere. Se tu sei il Figlio di Dio prendi pure tutti questi regni e prostrati dinanzi a me. Avessimo almeno un po' di potere per affrontare la difficoltà estrema… Tentazione satanica: magari avessi potuto fare questo o quello… magari magari magari. Il potere come tentazione c’è da sempre nel mondo, anche sotto forma di bene: il potere per migliorare il mondo ma anche per controllare la vita degli altri. Ma la risposta di Gesù è: adorerai solo Dio. André Frossard diceva che il cristiano si inginocchia solo davanti a Dio, gli altri si inginocchiano davanti agli uomini. In realtà il vero potere è riconoscersi figli del Padre: non da te, satana, io ricevo, ma da Dio! Ubbidire al Decalogo è segno distintivo di amore. Il nostro esempio allora è la Vergine Maria, colei di cui nella Genesi è detto: Io porrò inimicizia fra te e la Donna. La Madonna, infatti, è Colei che rinuncia ai segni del potere per fare posto al potere dei segni.” 

 

Forum Famiglie Puglia

 

Mi curo di te, la sanità nel Salento. Radio Portalecce