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Ci sia consentita una minuscola punta di orgoglio. Ma, in questa storia la Chiesa di Lecce e Portalecce Tv in particolare - che per la comunità diocesana svolge il servizio della comunicazione -, si sentono coinvolte fino al collo. E felici.

Sarà pure un caso. Anzi lo è sicuramente. Ma don Mauro Carlino, il monsignore nostro che lavora in Segreteria di Stato e che da un anno conduce la rubrica settimanale “Portalecce ...sotto al cupolone”, breve commento alla catechesi che Papa Francesco tiene ogni mercoledì, è stato nominato Capo dell'Ufficio Informazione e Documentazione (Uid), una struttura interna al servizio della Segreteria di Stato Vaticana.

Per spiegare bene di cosa si tratta e non incorrere in errori marchiani, riportiamo quanto pubblicato poche ore fa da “Il Sismografo', il seguitissimo blog d'informazione diretto da Luis Badilla Morales, giornalista cileno, già ministro del governo Allende in Cile. In Europa dal 1973, ha lavorato per anni a Radio Vaticana.

Per decisione dei Responsabili della Segreteria di stato, - così scrive 'Il Sismografo' citando Portalecce come fonte della foto a corredo della notizia - il cardinale P. Parolin e mons. E. Peña Parra, da oggi il nuovo capo di una struttura interna molto importante, l'Ufficio Informazione e Documentazione (UID), che dal 2011 ha guidato mons. Carlo Maria Polvani, diventato poi dal 26 luglio Sottosegretario aggiunto del Pontificio Consiglio della Cultura, è stato affidato ad un ecclesiastico conosciuto, talentuoso e esperto: mons. Mauro Carlino, nato a Lecce il 26 marzo 1976 e ordinato presbitero il 28 marzo 2001.
Don Mauro nel passato recente è stato segretario dell'attuale Prefetto della Congregazione delle Cause dei santi, cardinale Angelo Becciu. Con ogni probabilità Mauro Carlino, descritto da amici e conoscenti nonché colleghi come un grande lavoratore, affabile e sempre disponibile, assumerà all'interno dell'Ufficio Tecnico della Sezione per gli Affari Generali altre responsabilità collegate come per esempio Rappresentante della Santa Sede nel Government Advisory Committee of the Internet Corporation for Assigned Names and Number(ICANN).
L’Ufficio Informazione e Documentazione (UID) è la struttura intermedia che cura i rapporti giornalieri della Segreteria di stato con il dicastero per la comunicazione, in particolare con il Prefetto Paolo Ruffini, e anche con la Sala stampa il cui riferimento operativo centrale è proprio l’UID”.

Fin qui “Il Sismografo”. Alle notizie biografiche ci sarebbe da aggiungere tanto altro a cominciare dalla sua formazione vocazionale e teologica nel Seminario romano e alla Lateranense. Al dottorato in Storia della Chiesa alla Gregoriana. Poi da sacerdote tornato in diocesi è stato segretario particolare dell'arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi fino alla chiamata all'Accademia Pontificia di Piazza della Minerva a Roma dove si è specializzato in Diritto canonico e si è preparato alla carriera diplomatica. Prima destinazione la segreteria della Nunziatura apostolica del Nicaragua. Poi la Segreteria di Stato in Vaticano fino ad oggi.

Si diceva della punta d'orgoglio. Don Mauro, nonostante le distanze ha sempre vissuto a stretto contatto con la sua Chiesa di appartenenza. E le testate - L'Ora del Salento prima e, ancor più oggi Portalecce, giornale multimediale per il quale da un anno cura ogni settimana la rubrica sull'Udienza del mercoledì - sono state strumenti che più di ogni altro hanno continuato ad alimentare la comunione con la diocesi e con il suo vescovo.

Iscritto all'Ordine dei giornalisti nell'elenco dei pubblicisti grazie alla sua assidua collaborazione con gli organi d'informazione diocesana, don Mauro Carlino ora andrà ad occuparsi proprio di comunicazione. Sarà un caso? Certo. Le sue qualità umane, sacerdotali e “professionali” vanno oltre ogni previsione. Oltre la sua puntuale collaborazione con Portalecce Tv. Però ci piace pensare che - piccolo piccolo - nel suo curriculum vitae ci sia spazio anche per questa testata, magari alla voce “altro”.

 

L'ARCIVESCOVO

Sono felice per don Mauro - ha detto l'arcivescovo Michele Seccia appena ricevuta la notizia - e per la nostra Chiesa locale. Siamo fieri che un figlio di questa comunità continui a servire ancor più da vicino il Santo Padre. Le sue virtù umane e sacerdotali sono una garanzia per un ministero che resta comunque un servizio al Vangelo di Gesù Cristo e alla Chiesa di Universale, ragioni fondamentali per le quali ha scelto di consacrare la sua vita. La 'sua' Chiesa continuerà ad accompagnarlo con la preghiera e con l'affetto certa che anch'egli continuerà a conservare forte il legame con il grembo che l'ha generato alla fede e al sacerdozio”.

“Il mio augurio - ha concluso Seccia - è che continui ad essere un bravo prete che si disseti e si santifichi ogni giorno attingendo alla Parola e all'amore generoso e totale alla Chiesa di Dio”.

 

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